INTERROGAZIONE ON. CIRO MASCHIO

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
presentata dall’On. CIRO MASCHIO

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per le Politiche giovanili e lo sport, al Ministro della Salute – Per sapere – premesso che:

le attività motorie migliorano la salute fisica e mentale, ma lo sport non sembra essere considerato un’attività essenziale per la politica nazionale, come testimoniano i numerosi decreti adottati nell’ultimo anno dal Governo;

la situazione economica per il settore è drammatica e il futuro continua ad essere ancora molto incerto: prima la chiusura durante il lockdown a inizio marzo, seguita da una brevissima riapertura nei mesi estivi, in cui gli esercenti avevano dovuto affrontare ingenti spese per l’adozione dei necessari protocolli di sicurezza, poi il nuovo stop fissato con il Dpcm 24 ottobre, confermato dall’ultimo Dpcm dello scorso 3 dicembre;

a dicembre, le dichiarazioni del Ministro Spadafora sembravano aver aperto uno spiraglio sulla riapertura di palestre e piscine, ma le ultime indiscrezioni sui provvedimenti di prossima approvazione lasciano purtroppo temere ancora mesi di chiusura totale;

i molteplici decreti del Governo hanno destinato agli operatori del settore bonus inizialmente di 600 euro, poi incrementati da novembre a 800, mentre per le società dilettantistiche è stato previsto un fondo di 50 milioni di euro e per l’impiantistica di 5miloni, ma si tratta di misure assolutamente insufficienti, soprattutto di fronte alla chiusura indiscriminata in tutte le regioni, al di là dei dati della curva epidemiologica rilevati nei diversi territori;

ancora più assurda e incomprensibile è stata la chiusura totale imposta il 25 ottobre, solo una settimana dopo l’annunciato controllo dei centri sportivi predisposto dal Ministero della Salute, nonostante la stragrande maggioranza dei centri avessero investito risorse anche ingenti per riorganizzare il lavoro dei loro operatori e ripensare in modalità anti-Covid l’utilizzo degli spazi;

nessuna piscina, palestra e campo sportivo è risultato focolaio di contagi e l’incidenza era al di sotto dell’1 per mille; eppure tutto è stato richiuso a fine ottobre;

in Italia lo sport fattura ogni anno 12 miliardi di euro, una ricchezza prodotta dal lavoro di 100mila centri sportivi (palestre, piscine, campi) per circa un milione di lavoratori;

per il 2020 si stima una perdita secca del 70% rispetto all’anno precedente, pari a 8,5 miliardi, e nel 2021 i danni stimati si aggirano al 60% ovvero un azzeramento dei profitti nel biennio post-Covid; cui bisogna aggiungere la platea di 20 milioni di persone, pari ad almeno un soggetto per famiglia, che praticano sport;

tali dati dimostrano il notevole valore sociale, oltre che economico, dello sport per la sua presenza così diffusa e capillare sul territorio nazionale; se e quali immediate iniziative il Governo intenda assumere per garantire una celere riapertura in sicurezza di palestre e piscine, anche attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico-politico; se e quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per garantire un equo ristoro agli operatori delle palestre e piscine, con particolare riguardo ai lavoratori con Partita Iva, al fine di evitare il tracollo del settore.

On. CIRO MASCHIO

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